Le varianti dell’esperienza estetica. Considerazioni sui concetti di ampiezza, durata e profondità

Eva Specker, Anna Lena Knoll, Tristan Barrière e Helmut Leder
in NODES 23 →
2024

 

doi.org/10.57633/NODES-23/4-ITA

 

Il concetto di esperienza estetica è stato molto dibattuto sia in psicologia che in filosofia, tanto da aver indotto alcuni a proporre di abbandonare il termine. Nel presente lavoro proponiamo un approccio alternativo, secondo cui l’esperienza estetica è un evento che si caratterizza lungo un continuum piuttosto che un evento discreto: ovvero, le esperienze possono essere caratterizzate come più o meno estetiche, piuttosto che come estetiche o non estetiche. Riteniamo che considerando esplicitamente le tre dimensioni di ampiezza, durata e profondità, si possa arrivare a una discussione più sistematica. In particolare, sosteniamo che se connotiamo l’esperienza estetica in un ampio spettro, e ammettiamo variazioni sul piano della durata e della profondità (in un continuum), allora tale concetto può ancora essere molto utile per l’estetica empirica. L’obiettivo del nostro contributo non è quello di esaurire qui la discussione, ma piuttosto di rimodellare l’attuale dibattito attraverso questa nuova prospettiva.

 

Per citare questo articolo: Specker, E., et al., (2024). Le varianti dell’esperienza estetica. Considerazioni sui concetti di ampiezza, durata e profondità. Nodes (23):50-60, Numero Cromatico Editore, Roma