LA POESIA ATTIVA MENTALMENTE DI PIÙ GLI ESPERTI MA EMOZIONA DI PIÙ I NON-ESPERTI, E PER ENTRAMBI LA TENDENZA CEREBRALE ALL’APPROCCIO VA DI PARI PASSO CON LO SFORZO CEREBRALE
Giulia Cartocci, Dario Rossi, Enrica Modica, Anton Giulio Maglione, Ana C. Martinez Levy, Patrizia Cherubino, Paolo Canettieri, Mariella Combi, Roberto Rea, Luca Gatti e Fabio Babiloni
in NODES 19-20 →
2022
doi.org/10.57633/NODES-19-20/5-ITA
La neuroestetica, la scienza che studia le basi biologiche dell’esperienza estetica, ha recentemente ampliato il suo campo di indagine fino ad abbracciare la letteratura. Questo ha dato luogo ad un terreno di ricerca fertile da cui è nata la neurocognitive poetics (poetica neurocognitiva). La Divina Commedia rappresenta uno dei poemi più importanti, conosciuti e studiati in tutto il mondo. Gli stimoli poetici sono caratterizzati da elementi, come la metrica e le rime, che promuovono la “fluenza di processamento” (processing fluency), un aspetto centrale nelle teorie neuroestetiche. Sulla base di evidenze che hanno mostrato l’esistenza di reazioni neurofisiologiche diverse tra esperti e non-esperti in risposta a stimoli artistici, lo scopo di questo studio è quello di valutare, in poesia, se le reazioni neurofisiologiche cognitive ed emotive sono diverse tra studenti di letteratura (L) e studenti non-di-letteratura (NL). Un ulteriore scopo è quello di valutare se i processi neurofisiologici supportano le evidenze comportamentali. I metodi di indagine adottati includono: valutazioni dichiarate (riconoscimento, apprezzamento, rievocazione del contenuto) e indici neurofisiologici, quali approccio-evitamento (approach-withdrawal, AW), sforzo cerebrale (cerebral effort, CE) e risposta galvanica della pelle (galvanic skin response, GSR). I principali risultati comportamentali, in accordo con le teorie sulla “fluenza percettiva” in estetica, suggeriscono che nel gruppo NL, ma non in quello L, l’apprezzamento/piacere della poesia va di pari passo con il riconoscimento e la rievocazione del contenuto dichiarato. I principali risultati neurofisiologici sono: (a) una GSR più intensa nel gruppo NL, e valori CE più alti per il gruppo L; (b) una correlazione positiva tra gli indici AW e CE in entrambi i gruppi. I nostri risultati ampliano precedenti evidenze relative all’arte figurativa, a stimoli poetici uditivi, suggerendo un’attenuazione emotiva “specifica per l’esperienza” negli esperti, nonché un aumento dell’elaborazione cognitiva in risposta agli stimoli.
Per citare questo articolo:
Cartocci et al., (2022). Neurodante. La poesia attiva mentalmente di più gli esperti ma emoziona di più i non-esperti, e per entrambi la tendenza cerebrale all’approccio va di pari passo con lo sforzo cerebrale.
Nodes (19-20):62-73, Numero Cromatico Editore, Roma